Dopo anni di dure mobilitazioni abbiamo raggiunto alcuni punti fermi nella vicenda dei cosiddetti esodati, almeno per quanto riguarda i lavoratori Telecom interessati, che ci permettono di sbloccare quelle conciliazioni che fino ad oggi, stante il quadro di incertezza legislativa, avevamo dato indicazione di sospendere.
Innanzitutto ricordiamo che il decreto legge firmato in data 5 Ottobre 2012 non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale stabilisce i seguenti requisiti per rientrare nei 55000 salvaguardati:
1. Avere un accordo di mobilità stipulato in sede governativa entro il 31/12/2011
2. Raggiungere i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione della mobilità
3. La Telecom, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, deve comunicare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro – l’elenco dei lavoratori licenziati dal 5/12/2011 e quelli da licenziare entro il 31/12/2012, indicando per ogni lavoratore la data di licenziamento. (art. 3 comma 1)
4. L’INPS, entro 15 giorni dalla data della comunicazione trasmessa dalla Telecom al Ministero (vedi punto 3.) ammette, sulla base della data di licenziamento, gli aventi diritto al beneficio della salvaguardia. (art. 3 comma 2).
Considerazioni finali:
· Per i mobilitati e mobilitandi Telecom, interessati alle norme di cui sopra, pur essendo il beneficio di salvaguardia condizionato dal raggiungimento del limite massimo numerico in funzione delle risorse economiche stanziate annualmente(commi 14 e 15 dell’art.24 della legge 214/2011) si può ritenere che essendo stato previsto il beneficio della salvaguardia anche per lavoratori che saranno licenziati in anni successivi al 2012 e tenuto conto che per l’accordo Telecom in essere la data di licenziamento non può comunque superare il 31/12/2012, i mobilitati/mobilitandi Telecom possano rientrare con ampi margini nei 55000 salvaguardati.
· Per ovviare definitivamente a questo ed ad ogni altro dubbio concernente variazioni future del requisito del raggiungimento dell'età di pensionamento, la SLC CGIL, insieme a Fistel e Uilcom, ha stipulato con Telecom un accordo in data 26 ottobre in cui l'azienda si impegna alla riassunzione con contratto a tempo determinato alle medesime condizioni economiche e normative o, in alternativa, all’individuazione di diverse soluzioni, sempre finalizzate alla completa salvaguardia dei lavoratori, da definirsi con accordo tra le parti, per tutti coloro che avrebbero raggiunto i requisiti pensionistici previsti dalla legge al momento della stipula degli accordi ma che, per effetto delle modifiche intervenute in materia pensionistica, non dovessero più raggiungere più il diritto a pensione.
1 commenti:
Gent. RSU,
scusate, ma se il paragrafo a) dell'emendamento Baretta/Brunetta di oggi (2o paragrafo del documento) avesse carattere sostitutivo del precedente decreto di Luglio tutti i 2.000 esodandi Telecom, che si accingono ad uscire entro il 31/12/2012, rimarrebbero tagliati fuori da ogni tutela di salvaguardia, vanificando di fatto l'accordo azienda/sindacati del 26 ottobre scorso.
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