I Lampadieri

In questa notte scura, qualcuno di noi, nel suo piccolo, é come quei "lampadieri" che, camminando innanzi, tengono la pertica rivolta all'indietro, appoggiata sulla spalla - con il lume in cima. Così, il "lampadiere" vede poco davanti a sè - ma consente ai viaggiatori di camminare più sicuri. Qualcuno ci prova. Non per eroismo o narcisismo, ma per sentirsi dalla parte buona della vita. Per quello che si é. Credi.

Tom Benetollo

martedì 4 maggio 2010

TELECOM: APERTE LE PROCEDURE CONTRO PIANO INDUSTRIALE

Roma, 28 Aprile 2010. Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, a seguito della riunione dei rispettivi coordinamenti nazionali ribadiscono il giudizio negativo sul piano industriale presentato di Telecom, fatto di riduzione degli investimenti, tagli al personale, assenza di una strategia di rilancio e per tanto hanno deciso di aprire le procedure per la dichiarazione di sciopero nazionale a livello di gruppo.

Al fine di ottenere una visione più complessiva chiederemo inoltre all’azienda incontri informativi con lo scopo di avere visibilità su temi importanti ma ancora non chiari. In particolare sul tema delle dismissioni, sulle politiche di appalto, sul sistema della rete e relativi investimenti e sulle strategie internazionali. Questo al fine di completare un quadro e fornire ai lavoratori tutti i dettagli ancora mancanti.

Proseguiremo nella mobilitazione che ha visto già nella manifestazione del 23 marzo contro l’esternalizzazione dell’informatica un momento importante e chiederemo di ritirare i licenziamenti, garantire investimenti, dare una strategia di sviluppo industriale all’azienda.

Punti che dovranno vivere nel confronto con l’attuale management Telecom, partendo già dalla prossima verifica prevista per maggio sui colleghi dell’Ade.

Le Segreterie Nazionali invitano inoltre le strutture territoriali nel proseguire con le iniziative di sensibilizzazione verso i Lavoratori e l’opinione pubblica.

A termine della fase di integrazione dell’informativa sul piano industriale verrà effettuata una forte iniziativa di assemblee unitarie su tutti i luoghi di lavoro al fine di ampliare al massimo la partecipazione delle lavoratrici e lavoratori di Telecom Italia.



Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

TELECOM: MICELI (SLC/CGIL), NO A ESUBERI PER PAGARE DIVIDENDI E DEBITI

DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI
SEGRETARIO GENERALE SLC/CGIL
L’azienda, con l’aggiornamento del piano industriale 2010/2012 prevede 6800 nuovi esuberi.
Si tratterebbe, se prendiamo in esame il quinquennio 2008/2012, di 13.000 esuberi complessivi,
corrispondenti al 20% dei lavoratori dell’azienda in Italia.
E la cosa più insopportabile è che l’obiettivo è quello di poter giungere ad un aumento del dividendo e alla
riduzione del debito di 5 miliardi: nessun cliente in più, nessun piano di rilancio, nessun investimento per
innovare.
È un piano finanziario e non industriale e colpisce solo la parte più debole dell’azienda.
Abbiamo già deciso di convocare per lunedì 26 aprile il coordinamento nazionale unitario dei lavoratori
Telecom per valutare le posizioni aziendali e decidere i comportamenti conseguenti.

TELECOM ITALIA: ADESIONE TOTALE ALLO SCIOPERO NAZIONALE CGIL, CISL E UIL DEL SETTORE INFORMATICO.

Oggi 23 marzo, tutti i lavoratori Telecom del settore informatico di Bologna hanno aderito allo sciopero nazionale contro la loro esternalizzazione e contro la strategia che punta esplicitamente al drastico taglio di posti di lavoro.
Davanti alla sede della Telecom in zona Roveri, si è formato nella mattina un presidio spontaneo di un centinaio di lavoratori.

Il 4 marzo, Telecom ha avviato la cessione di migliaia di informatici (78 a Bologna) con lo scopo esclusivo di ridurre il costo del lavoro e i livelli occupazionali.

Questa operazione è l’anticipo di quello che prevederà, per tutto il gruppo, il piano industriale che sarà presentato il 26 marzo.
Secondo fonti Aziendali, Telecom non può più permettersi di tenersi in pancia, settori non competitivi, pertanto tutto il Gruppo sarà “riefficientato” (Customer, Staff, Rete, Vendite, ecc).
La strategia di Telecom Italia, tramite cessioni e una ristrutturazione permanente, non fa altro che perseguire una politica di riduzione del personale, senza affrontare i nodi veri che si chiamano investimenti e rilancio industriale.
Le misure adottate dal management sono in linea con quelle intraprese dalle precedenti gestioni, fallimentari e predatorie, ed ancora una volta si riveleranno inefficaci perché sbagliate.
Esternalizzazioni e licenziamenti non curano l’azienda malata ma la rendono sempre più povera.
Contrariamente, investimenti sulle persone e sullo sviluppo delle nuove tecnologie (es. rete di nuova generazione) prospetterebbero un rilancio di Telecom e un effetto volano per l’intero Paese.

Bologna, 23 Marzo 2010

 

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