Ancora una volta milioni di lavoratori e studenti in piazza in tutte le città di Italia e di Europa in difesa dei loro diritti ed in difesa di una democrazia, sottoposti ad un attacco eversivo.
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Gli esecutori di questo progetto eversivo li conosciamo, sono la Fiat di Marchionne, la Vodafone, l'Ikea e tutti gli imprenditori che licenziano per RAPPRESAGLIA, sono Monti, la Fornero e tutti quei politici che stanno distruggendo lo stato sociale, che stanno distruggendo il patto sociale, colpendo le pensioni pubbliche ed il diritto ad una pensione equa, la scuola pubblica ed il valore dell'istruzione, la sanità pubblica ed il diritto alla salute.
I mandanti sono quella Trojka (la BCE, il FMI, la Commissione Europea) che nessuno ha eletto ma che decide tutto, cupola di neoliberismo, coltura di antidemocraticità.
Abbiamo sempre detto che per resistere a questo attacco non potevamo solo guardare il nostro cortile ma allargare i nostri orizzonti europei, unirci fra lavoratori di tutte le nazioni, unificare ed estendere i diritti. Percorso complesso, ingrato, doloroso ma necessario.
Il nostro contratto delle TLC è stato sottoposto a numerosi attacchi: il primo tentativo -quello si spaccare in due il CCNL-è stato sconfitto con lo Sciopero del 17 settembre, il secondo tentativo -quello di aggirare il tema delle Clausole Sociale presnte in piattaforma- è stato respinto con lo sciopero del 19 ottobre. Adesso le controparti stanno cercando meschinamente di prendere tempo, per non affrontare le loro divisioni e contraddizioni, per non pagare i premi di secondo livello. Nel fare questo si appoggiano a sindacati di comodo che -con la solita tempestività prima dello sciopero- fanno arrivare a tutti -grazie ai mezzi che gli mettono a disposizione i padroni- le voci che i padroni decidono di far circolare.
Anche questo è stato spazzato via, CON LO SCIOPERO DI OGGI -che non casualmente per le TLC era di 8 ore- ABBIAMO MESSO UN ALTRO PESO SULLA BILANCIA IN DIFESA DEL NOSTRO SALARIO E DEL NOSTRO CONTRATTO.
CONTINUIAMO COSI'