I Lampadieri

In questa notte scura, qualcuno di noi, nel suo piccolo, é come quei "lampadieri" che, camminando innanzi, tengono la pertica rivolta all'indietro, appoggiata sulla spalla - con il lume in cima. Così, il "lampadiere" vede poco davanti a sè - ma consente ai viaggiatori di camminare più sicuri. Qualcuno ci prova. Non per eroismo o narcisismo, ma per sentirsi dalla parte buona della vita. Per quello che si é. Credi.

Tom Benetollo

venerdì 5 aprile 2013

Telecom: raggiunto un accordo difficile per garantire l'occupazione durante la Crisi

 


E' stato raggiunto in Telecom un accordo  che garantisce l'unità della azienda(allontanando l'ipotesi di esternalizzazione del caring) e la difesa della occupazione grazie ad un ampio e dettagliato progetto di reinternalizzazioni di attività.
Per la prima volta dopo  battaglie lunghe anni si trova una soluzione conclusiva per la salvaguardia della Directory Assistance (in particolare per i lavoratori del 1254) e per la prima volta si trasformano le regole per utilizzo da parte dei tecnici dell'auto aziendale dalla propria abitazione, da discrezione aziendale a norma certa e tutelante per tutti.

Quindi da questo punto di vista un accordo importante che va gestito e sviluppato con attenzione;
le contrarietà manifestate nelle assemblee della nostra regione, che hanno portato la nostra delegazione ad esprimere un No al mandato richiesto, riguardano alcuni evidenti limiti di questo accordo(sui dettagli rimandiamo ai precedenti comunicati pubblicati su questo sito), limiti che sono conseguenza a nostro avviso inevitabili del metodo negoziale utilizzato:
1- l'assenza di un voto finale sull'ipotesi di accordo (ovvero di un voto su un mandato conclusivo, modificabile solo in meglio) sottrae alla delegazione trattante un elemento di ponderazione, di prudenza e di forza;
2- è chiaro che per noi il voto non può essere fatto su licenziamenti; per questo bisognava distinguere bene la parti strettamente collegate all'uso di ammortizzatori sociali da quelle che afferivano  alla contrattazione del secondo livello- al limite, piuttosto che inserire solo arretramenti difensivi, conveniva aprire su tutta la piattaforma di secondo livello, incluso le richieste acquisitive;
3- le tempistiche ingiustificatamente ristrette, fanno passare senza adeguato approfondimento tecnico e politico testi complessi su argomenti delicati (vedi pdr) che quindi al di là delle apparenze sono stati interamente predisposti in sedi sottratte al confronto ad alla visibilità;
4- l'assenza di un supporto conflittuale -nemmeno l'idea di una apertura di mobilitazione- induce i lavoratori a credere che le scelte intraprese siano ineluttabili e prive di alternative, cosa che non è mai vera ed utile.

Infine una puntualizzazione sull'importante ruolo svolto dai nostri delegati regionali:
a Roma durante le oltre 48 ore di trattativa sulla riorganizzazione Telecom ci sono stati 3 momenti in cui la delegazione sindacale (71 componenti di cui 28 SLC) ha dovuto decidere tramite voto:



1) Riprendere o meno la trattativa con l'azienda. Le 2 RSU SLC E.R. hanno votato NO rispettando il voto dei lavoratori Emilia Romagna, ma sono stati in minoranza.
2) A testi degli accordi quasi definiti si è dovuto decidere se procedere o meno con la stesura finale degli accordi. Le 2 RSU SLC E.R. hanno votato NO,
in particolare per l’assenza di un’ipotesi di accordo da sottoporre al voto dei lavoratori, ma questa linea è risultata in minoranza)
3)Voto finale sulla firma dell'accordo: le 2 RSU SLC si sono astenute.













 





 

 







 



 

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