Abbandonano i lavoratori a se stessi e se ne vantano pure!
SNATER è un sindacato avanti, troppo avanti; talmente avanti che il 26/10/2012 se ne è uscito con un comunicato datato 26/12/2012.Sappiamo così che probabilmente per Natale gli verrà regalato un dizionario e di conseguenza, dopo Art.18, scoprirà una parola nuova: Dignità. E sarà così felice da scriverci sopra un comunicato per mettere nero su bianco quello che ha capito della parola Dignità.
SNATER è un sindacato avanti, troppo avanti; talmente avanti che il 26/10/2012 se ne è uscito con un comunicato datato 26/12/2012.Sappiamo così che probabilmente per Natale gli verrà regalato un dizionario e di conseguenza, dopo Art.18, scoprirà una parola nuova: Dignità. E sarà così felice da scriverci sopra un comunicato per mettere nero su bianco quello che ha capito della parola Dignità.
Vediamola insieme.
Per prima cosa scopriamo che SNATER ha preso
Cenerentola come modello del proprio concetto di dignità.
Infatti per SNATER le trattative sul
CCNL sono come la favola di Cenerentola: SNATER è Cenerentola, la
trattativa - come il Ballo del Principe - è a invito e i Sindacati
Confederali, nel ruolo di Matrigna e Sorellastre, non
la vogliono al ballo. E non la vogliono perché Cenerentola ha
conservato la sua dignità e per questo è la più bella di tutte.
I lavoratori sanno, invece, che la
realtà è molto più dura e non c'è nessuna Fatina a rinnovare i
contratti. Non ci sono mai fatine a rinnovare i contratti per i
lavoratori. I contratti si rinnovano con impegno e sacrificio.
Impegno e sacrificio di chi il 17 ha scioperato e di chi è venuto in
manifestazione. L'impegno e il sacrificio che al momento hanno
scongiurato la nascita del Contratto dei Call Center, contratto che
avrebbe spaccato il settore delle Telecomunicazioni, aprendo
la strada a una tragica perdita di diritti.
E ai tavoli che conquistarono quei
diritti sedettero coloro che avevano lottato e sofferto per esserci, non
chi si lucidava le scarpe aspettando l'invito.
Attenti, però: SNATER sotto la maschera di Cenerentola nasconde il ghigno degno delle peggiori falangi berlusconiane.
Infatti SNATER perla di "molti
delegati cgil cisl e uil" che non sarebbero "al lavoro tutti i giorni"
come le RSU SNATER, non precisando altro, ma facendo leva sulla scarsa
conoscenza che i lavoratori hanno delle cose sindacali
per gettare fango un po' su tutti, senza spiegare chi sarebbero e dare a
questi la possibilità di difendersi. Se per il Barbiere di Siviglia:
"La calunnia è un venticello...", per SNATER la Calunnia è Dignità.
Grande ragazzi, Sallusti è orgoglioso di voi.
Ma c'è dell'altro: SNATER scrive, con orgoglio, come "nella
sua tradizione anche questa volta ha lasciato ai suoi iscritti e
simpatizzanti la libertà di aderire allo sciopero e al picchetto".
Cioè, ammette di essere un sindacato che per tradizione se ne lava le mani e abbandona i lavoratori
al loro destino. La dignità dello SNATER consiste nell'essere "da quindici anni"
in fuga da tutte quelle responsabilità che un sindacato serio non teme
di affrontare. La dignità dello SNATER è il "NO a tutto" tipico di chi è
pavido,
non fa niente e poi dà la colpa agli altri se le cose vanno male.
E' la dignità dell'"Armiamoci e Partite".
Il dignitoso SNATER, subito dopo, si
lamenta perché gli altri sindacati non hano fatto fronte comune con
loro. Accusa gli altri di non volere fare fronte comune con chi, quando
tutto va bene, fa roboanti comunicati e tristi
spacconate, ma appena le cose si mettono male - come nel caso dello
sciopero del 17 settembre 2012 - invece di assolvere i compiti che il
proprio ruolo richiede, abbandona iscritti e lavoratori al loro destino e
poi vuole pure la medaglia per averlo fatto.
Voi fareste fronte comune con gente come il comandante Schettino?
La perla giunge subito dopo: "Al picchetto sono mancate le nostre bandiere proprio per una questione di dignità": no SNATER, quella che è manca è la vostra dignità, non le vostre bandiere.
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