I Lampadieri

In questa notte scura, qualcuno di noi, nel suo piccolo, é come quei "lampadieri" che, camminando innanzi, tengono la pertica rivolta all'indietro, appoggiata sulla spalla - con il lume in cima. Così, il "lampadiere" vede poco davanti a sè - ma consente ai viaggiatori di camminare più sicuri. Qualcuno ci prova. Non per eroismo o narcisismo, ma per sentirsi dalla parte buona della vita. Per quello che si é. Credi.

Tom Benetollo

venerdì 22 marzo 2013

VERTENZA TELECOM: voto di mandato

Ecco i risultati riepilogativi del voto sul mandato della vertenza nazionale Telecom in Emilia Romagna

MANDATO TRATTATIVA RIORGANIZZAZIONE TELECOM 2013
SEDI E.R. FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI

TOT 364 1153 129


Il no al mandato è un fortissimo segnale a rinegoziare il mandato medesimo, non una richiesta di abbandonare il campo.

Riteniamo altamente improduttivo fare una sterile lista di tutte le innumerevoli obiezioni avanzate sui punti di merito (praticamente tutti, sia quelli considerati "aperti" che quelli "chiusi"). Ci limitiamo a segnalare quelli che per noi sono prioritari e discriminanti per una ripresa della trattativa:

1- l'ipotesi di societarizzazione del Caring Services, deve essere definitivamente abbandonata, togliendo il rinvio all'aprile del 2014

2- nella chiusura di sedi devono essere escluse a priori quelle di territori che, come Ferrara, sono stati colpiti dal terremoto del 2012

3- non è possibile regredire su  alcuni punti evoluti conquistati con faticose lotte nelle contrattazioni di secondo livello, dove si intersecano tutele reali nei confronti di lavoratori soggetti a forme rigide di controllo e ad alta intensità e ritmi di lavoro, come sono i lavoratori del Call Center; quindi vanno cancellati almeno i punti che ipotizzano il ritorno alle 40 ore settimanali ed il ritorno alla pausa da VDT non effettivamente sospensiva della attività lavorativa.

4- il tecnico di rete deve avere la possibilità di scegliere se utilizzare il cd "progetto panda", quindi partendo da casa con le "franchigie" di tempo per raggiungere la sede della prima attività, oppure raggiungere la sua normale sede di lavoro e prendere regolarmente servizio da lì; ogni forzatura rischia di condannare i tecnici a un allungamento de facto dell'orario di lavoro anche di ore certamente non retribuite.

Detto questo non possiamo omettere che in molte assemblee e negli attivi, anche unitari, è stato posto il problema dell'approccio negoziale:
- avevamo già rilevato unitariamente dalla nostra regione, che sia la tempistica ristretta sia la mancata separazione fra argomenti legati alla gestione della crisi aziendale ed argomenti tipici di un secondo livello, non permettevano un reale coinvolgimento democratico e solidale dei lavoratori e delle RSU e non aiutavano un dispiegamento conflittuale, che anzi sembra semplicemente essere stato rimosso dal nostro orizzonte;
- il voto su un mandato su punti ancora così aperti deve prevedere necessariamente il voto finale dei lavoratori sull'ipotesi conclusiva, come del resto prevedono gli accordi nazionali di categoria; su questo punto non è stata ancora fatta chiarezza.

Ci rendiamo conto che una parte di queste riflessioni metodologiche sono necessariamente destinate alle prossime iniziative negoziali su stati di crisi di aziende del settore. Speriamo siano utili.





















0 commenti:

 

blogger templates | Make Money Online